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L’UNIONE FA LA FORZA. L’esperienza della Protezione Civile durante l'emergenza

Cari amici ed amiche di Monsano, già nello scorso articolo di questo periodico avevamo annunciato il nostro impegno nell’emergenza Covid-19 che era, a quel tempo, solo alle prime fasi. Oggi, che la fase più critica dell’emergenza sembra essere passata e stiamo procedendo a un graduale ritorno alla normalità, possiamo fermarci un attimo e guardare a quanto abbiamo fatto in questi mesi.

Tre mesi possono sembrare un lasso di tempo breve, ma tutti abbiamo sperimentato quanto il tempo sembri dilatato quando ci troviamo ad affrontare delle sfide. Per il nostro gruppo questa sfida è stata la più grande di sempre (possiamo dirlo senza timore di smentita). Oggi possiamo dire di averla vinta e possiamo dire anche che il gruppo comunale di Protezione Civile è un gruppo diverso rispetto a prima: un gruppo di donne e uomini che hanno vissuto in prima linea la gestione di un’emergenza senza precedenti nella storia recente. La squadra ha dimostrato un grandissimo senso di responsabilità e ha messo da parte le paure (naturali per ogni essere umano in questi frangenti) per garantire un servizio di assistenza di qualità alla popolazione e in maniera continuativa. Abbiamo raggiunto livelli di coesione e di spirito di gruppo che vanno oltre le aspettative e di cui ora dobbiamo fare tesoro. Non amiamo vantarci di ciò che facciamo, perché la vera ricompensa ci giunge ogni volta che incrociamo lo sguardo e il sorriso (ora purtroppo nascosto dalle mascherine) di chi aiutiamo, ma riteniamo doveroso riassumere questi tre mesi di attività fornendo alcuni numeri che danno contezza di quale sia stato l’impegno profuso. Innanzi tutto, il tempo (la risorsa più preziosa che ognuno di noi ha a disposizione): dall’inizio dell’emergenza fino al 20 giugno sono stati eseguiti 143 servizi, per un totale di 1270 ore/uomo. I volontari che hanno preso parte a vario titolo all’emergenza sono stati 20 sul totale di 26 iscritti. Per svolgere i nostri servizi, che hanno riguardato essenzialmente la gestione di aiuti alle famiglie in difficoltà attraverso l’approvvigionamento e la distribuzione di generi alimentari, abbiamo percorso complessivamente 13.737 chilometri impiegando i nostri due mezzi e l’autocarro del Comune. La nostra sede e parte del magazzino comunale sono stati adibiti, su richiesta dei responsabili provinciali e del Servizio Regionale di Protezione Civile, a magazzino di generi alimentari e centro di smistamento per tutta la provincia di Ancona (per questo ringraziamo ancora una volta l’Amministrazione Comunale e gli uffici interni che si sono resi disponibili e ci hanno permesso di rispondere positivamente a questa richiesta) permettendoci di garantire ogni genere di prima necessità sia per la popolazione di Monsano che per il resto della provincia. Solo per dare un’idea di quanta merce è transitata nel nostro magazzino e quindi redistribuita alle famiglie in difficoltà torniamo ancora ai numeri: il controvalore economico della merce distribuita è stato pari a circa 80.000 €. Tra le merci, abbiamo distribuito 900 quintali di frutta e verdura fresca, 200 quintali di carne surgelata e oltre 20 mila bottiglie di acqua minerale e altre bevande. Tutto questo non l’abbiamo fatto da soli, perché, mai come in questa occasione, la Protezione Civile si è dimostrata una grande famiglia costituita da più organizzazioni che hanno dimostrato di saper lavorare in sinergia e con grande passione per raggiungere risultati che sembravano inimmaginabili. Abbiamo sperimentato come la collaborazione tra i soggetti che operano sul territorio permetta di conseguire degli obiettivi che non sarebbero stati raggiunti se ognuno avesse pensato solo “al proprio orticello”. Questa consapevolezza dovrà essere il nostro faro per il futuro, auspicando una sempre maggiore collaborazione tra le varie associazioni di volontariato anche in tempi “di pace”. Da sottolineare anche la preziosa collaborazione dei privati, che in più occasioni hanno dimostrato come la solidarietà è un valore che ancora esiste e che nel momento del bisogno riesce sempre a stupirci. Ringraziamo pertanto tutti quei soggetti che attraverso donazioni e/o aiuti concreti ci hanno permesso di compiere questa “impresa”. Concludiamo con un pensiero rivolto a tutte le vittime di questa emergenza e a quelle persone che hanno dovuto lottare con il virus in prima persona o stando vicino a familiari colpiti, in particolare ci stringiamo attorno a chi ha dovuto dire addio ai propri cari senza neanche avere la possibilità di stare al loro fianco nel momento della dipartita.

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