Vivere l'emergenza e reagire: giovani in prima linea
Agire nel momento di necessità per stare vicino alla parte fragile della comunità locale, ecco l’obbiettivo raggiunto dai volontari dell’Oratorio “Don Bosco” di Monsano attraverso l’ideazione e la realizzazione del loro centro estivo. La pandemia negli scorsi mesi ha costretto le famiglie a riprogrammare il proprio tempo a causa del blocco in casa ed ha segnato tutti i bambini ed i ragazzi, esclusi dalla vita sociale o forzati ad imparare a comunicare attraverso telefoni e computers.
Nel paese di Monsano, i giovanissimi volontari hanno deciso di non rimanere con le mani in mano e fin da aprile si sono attivati per ideare attività tenendo conto del distanziamento sociale, con la viva speranza che un progetto potesse impegnarli nel periodo estivo. Con il mese di giugno è arrivata la svolta: le linee guida per poter riaprire le dell’Oratorio sono finalmente realtà. Il gruppo, composto da ragazzi di età compresa tra i quindici ed i venti anni, inizia a lavorare sodo ed arrivano il sostegno dell’Amministrazione Comunale, della Caritas e l’aiuto di una professionista del settore educativo, grazie alla Fondazione Exodus Jesi, che integra nei piani anche un suo progetto nazionale. Dal ventinove giugno parte il centro estivo, nel rispetto di ogni norma prevista per la prevenzione ed il tracciamento di casi di Covid19; il nostro Oratorio anche per questa estate si rende anima del paese, non solo per la sua posizione nel centro storico. Balli, giochi e colori restituiscono ai bambini la spensieratezza, tratto che rende vera e sana la loro gioia. Nelle settimane si viaggia alla scoperta dei talenti che ognuno di noi possiede e può mettere a disposizione degli altri, tema che si lega a quello comune per quest’anno a tutte le case salesiane: Puoi essere santo! Lì dove sei.
Così il lavoro di squadra e la volontà dei singoli di mettersi in gioco hanno reso due grandi frutti alla comunità di Monsano: un solido ambiente educativo è andato incontro alle esigenze di socialità dei bambini delle scuole elementari in maniera sicura, inoltre più di trenta giovani hanno dimostrato di conoscere il significato di responsabilità sociale. Essere una Associazione di Promozione Sociale significa anche dover essere sempre pronti a valutare le necessità presenti nella propria comunità ed agire; con questo spirito già a fine agosto riprenderanno le attività dedicate ai ragazzi di scuole medie e superiori.
Pietro Canafoglia
Al Centro Della Comunità APS - Oratorio Don Bosco